Fulvio Platinetti è nato a Tollegno (Biella) il 28 febbraio 1928.
È stato solitario nella sua arte e, anzi, con l’arte ha coltivato la sua solitudine, che si è accompagnata assai bene alla ruvida probità del suo armamento pittorico. Platinetti non ha dipinto tanto le cose, quanto “lo sguardo”, cioè una condizione poetica. La sua indagine, che si è svolta in chiave naturalistica, riprende modi propri del momento neorealistico, pur senza indulgere a schemi e senza cadere nel gretto conformismo. Disadorno di tutti gli orpelli che circondano, per tradizione iconografica e sociologica, la figura e la condizione del pittore, Platinetti sembra si sia vietato il cosiddetto mondo della pittura e le sue istituzioni, i suoi cliché, con la più drastica delle negazioni: tacendone sempre e ad ogni costo.
Si è formato alla scuola di Pippo Pozzi e trova le radici della sua arte nel Neorealismo del dopoguerra, ma non senza influenze di pittori come Picasso e Guttuso, e dell’Astrattismo.
Ha cominciato ad esporre nel 1951, incontrando subito l’interesse della critica più qualificata. Seguirà un grande numero di occasioni espositive, oltre un centinaio, nelle principali città italiane e anche in Germania, Francia, Svizzera, Danimarca, Giappone, Montecarlo e negli Stati Uniti. Ha partecipato inoltre a importanti rassegne collettive d’arte contemporanea.
Fulvio Platinetti was born in Tollegno (Biella) on 28 February 1928.
He was solitary in his art and, indeed, with art he cultivated his solitude, which went very well with the rough probity of his pictorial armament. Platinetti did not paint things so much as “the gaze”, that is, a poetic condition. His investigation, which was carried out in a naturalistic key, takes up ways specific to the neorealist moment, without indulging in schemes and without falling into narrow-minded conformism. Unadorned of all the trappings that surround, by iconographic and sociological tradition, the figure and condition of the painter, Platinetti seems to have forbidden himself the so-called world of painting and its institutions, its clichés, with the most drastic of denials: always keeping silent about it and at any cost.
He trained at the school of Pippo Pozzi and finds the roots of his art in post-war Neorealism, but not without influences from painters such as Picasso and Guttuso, and from Abstractionism.
He began exhibiting in 1951, immediately meeting the interest of the most qualified critics. A large number of exhibition opportunities will follow, over a hundred, in the main Italian cities and also in Germany, France, Switzerland, Denmark, Japan, Monte Carlo and the United States. He has also participated in important collective contemporary art exhibitions.
Deciso a imparare ciò che la pittura dei maestri poteva insegnargli, ma altrettanto deciso a “disimparare” per liberarsi da qualsiasi diretta influenza, rifiuterà, nonostante i numerosi e autorevoli inviti (ad esempio quello di Franco Solmi che nel 1957 lo esortò ad aderire al Neorealismo con Guttuso, Sassu, Zancanaro, Gambino, Vespignani, Attardi), di entrare ufficialmente in qualsiasi movimento artistico. A quel tempo bastava dipingere grandi cappelli rossi e mani callose per essere neorealisti, ha detto Platinetti. Lui rifiuta perché non vuole cadere nell’uniformità in cui molti sono caduti. Sente di voler lavorare libero, abbandonandosi all’osservazione diretta della realtà, prendendo le distanze da ogni influenza, anche a costo di grandi sacrifici economici e di popolarità.
Disposto a sacrificare risorse e popolarità preferisce continuare la sua diretta osservazione della realtà che amava, compiendo viaggi e dedicandosi a lunghi soggiorni. Nel 1956 va in Sardegna, ad Arbatax, per trovare un proprio linguaggio. Poi scopre prima Lipari quindi Stromboli, senza dimenticare il Marocco, luoghi della sua anima, che lo accompagneranno per tutto il suo cammino, così come ritrarrà i personaggi realmente incontrati alimentando uno dei filoni principali della sua produzione.
Ricerca pace e solitudine, unici elementi che sente propri, in una sorta di testamento artistico e morale. Sostiene di non aver copiato i grandi: Morlotti, Morandi, Sironi, Rosai, Picasso, Fujita ma di aver rubato a loro ombre, tratti, intensità.
La sua vita è sempre stata contraddistinta da una ostinata correttezza morale che si è riflessa nel lavoro. Non si è mai lasciato ingannare da facili guadagni o semplici compromessi a scapito dell’esigenza di dipingere innanzi tutto per sé stesso, nella ricerca di quella sostanza dell’anima che ha caratterizzato la sua vita.
È morto a Biella nel 2013.
Determined to learn what the painting of the masters could teach him, but equally determined to “unlearn” to free himself from any direct influence, he will refuse, despite numerous and authoritative invitations (for example that of Franco Solmi who in 1957 urged him to join Neorealism with Guttuso, Sassu, Zancanaro, Gambino, Vespignani, Attardi), to officially enter any artistic movement. At that time all you had to do was paint big red hats and calloused hands to be a neorealist, Platinetti said. He refuses because he doesn’t want to fall into the uniformity into which many have fallen. He feels he wants to work freely, abandoning himself to direct observation of reality, distancing himself from any influence, even at the cost of great economic sacrifices and popularity.
Willing to sacrifice resources and popularity, he prefers to continue his direct observation of the reality he loved, making trips and dedicating himself to long stays. In 1956 he went to Sardinia, to Arbatax, to find his own language. Then he discovers first Lipari and then Stromboli, without forgetting Morocco, places of his soul, which will accompany him throughout his journey, just as he will portray the characters he actually met, fueling one of the main strands of his production.
He seeks peace and solitude, the only elements he feels are his own, in a sort of artistic and moral testament. He claims not to have copied the greats: Morlotti, Morandi, Sironi, Rosai, Picasso, Fujita but to have stolen their shadows, traits, intensity.
His life has always been characterized by a stubborn moral correctness which was reflected in his work. He never allowed himself to be fooled by easy profits or simple compromises to the detriment of the need to paint first and foremost for himself, in the search for that substance of the soul that characterized his life.
He died in Biella in 2013.
Con saggi, note e citazioni particolari si sono intrattenuti sulla sua opera numerosi critici italiani e stranieri, fra i quali Piero Alberti, Manlio Alzetta, Marcello Azzolini, Marziano Bernardi, Luciano Bertacchini, Silvio Branzi, Domenico Cara, Luigi Carluccio, Renée Carvalho, Cesare Caselli, Alfio Coccia, Mario De Micheli, Aage Damgaard, Raffaele De Grada, Nicola Dessy, Harald Ditzel, Angelo Dragone, Sergio Fantaguzzi, Guglielmo Gigli, Angelo Gilardino, Giorgio Kaisserlian, Mario Lepore, Roberto Margara, Valerio Mancini, Franco Mondello, Mario Monteverdi, Carlo Munari, Aurelio Natali, Ugo Nebbia, Clotilde Paternostro, Luciano Pistoi, Mario Portalupi, Bruno Pozzato, Vera Prampolini, Paolo Rizzi, Giuseppe Sciortino, Franco Solmi, Robert Terisse, Lorenza Trucchi, Nino Vascon.
Per una bibliografia sommaria vanno segnalate le seguenti voci: A.M. Comanducci, Milano; Catalogo Nazionale Bolaffi d’arte moderna, 1963-73; Catalogo Bolaffi della grafica italiana, 1969-73; International Directory of Art, Berlino, 1963-72; Il Merito, Ed. Costruire, Sarzana; Annuario della Pittura Italiana, Ed. Istituto Europeo di Storia d’Arte, Milano; Artisti Italiani Contemporanei, Ed. La Ginestra, Arezzo; Guida all’Arte Italiana, Ed. Europa Arti, Ancona; La Pittura Italiana Contemporanea, Ed. Istituto Europeo di Storia d’Arte, Milano; Gente Nostra, Dizionario Enciclopedico, Torino; Arte Contemporanea Italiana, Ed. Cerga, Lecce; D’Ars Agency, n. 5, 1967, Milano; La peinture Italienne du futurisme a ces jours, Ed. Istituto Europeo di Storia; Antologia Naz. Pittura Con., Ed. Gente Nostra, Torino; Catalogo Int. d’Arte Cont., Ed. Europa Arte, Ancona; Arte grafica in Italia, Ed. d’Arte Og, Macerata; Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna 1965-66; Poeti Scrittori ed Artisti degli anni 70, Ed. Bibb. Int. 1969, Firenze; Il Nudo nell’arte oggi, Ed. Cerga, Lecce 1969; Quotazioni pittura Europea contem., Ed. Piccoli, Milano, 1969; La Comunicazione Emotiva, Ed. delle Arti, Milano; Antologia figurativa, Editrice in Roma, 1969; La revue moderne, Febb. 1969, Parigi; La pittura italiana del 1970, Milano; Pittori e pittura contemporanea, Ed. Sen, Torino 1971; Gente d’arte, Arezzo, 1970; Il mercato artistico italiano 1800-1900, Ed. Pinacoteca, Torino; Archivio Storico degli Artisti, Ed. leda, 1973, Milano; Artisti del XX Secolo; Sintesi grafica d’oggi – Ed. Arte Nuova Oggi – 1973 Jesi; Atlante Geografico De Agostini, Novara; Musei e Gallerie d’Arte, 1975, Verona; Galleria d’Arte Bandini, 1977, Cecina; Arte Nuova Oggi 1979, Bogotà – Colombia; Arte Nuova Oggi Museo d’Arte La Valletta, 1980, Malta; Quaderni – Dialoghi Club – Biella, 1981-86; Les Salons des Nations, 1982, Parigi; Biennale Incisione Grafica «Luigi Servolini», 1982, Livorno; Arte italiana contemporanea, Ed. La Ginestra, Firenze, 1964; Libreria Antiquaria Prandi, Reggio Emilia, 1986; Rassegna grafica 1984-86, Galleria Cona, Savona; Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea, 1984-85, Sulmona; Catalogo Artitalia, 1985, Milano; La Revue Moderne, 1969, Parigi; Archivio Storico della Biennale Venezia; Norcia «Una mostra, un restauro» Museo della Castellina dal 1976 al 1987; Monografia a cura di Carlo Munari «Artisti del XX Secolo», Ed. leda, 1973, Milano; Monografia a cura di Angelo Gilardino, disegni, pastelli, tempere, con note di autori diversi dal 1960 al 1986, Ed. Sandro Maria Rosso, Biella 1987; Premio Internazionale Biella per l’incisione dal 1964 al 1987; Biennale d’Arte – Omaggio al Caravaggio, Museo Mystique, Malta, 1988; Arte e Poesia in Piemonte, Booh Editore, Bologna, 1988; Monografia a cura di Angelo Gilardino, dal 1947 al 1988, Editrice Liguria, Savona, 1988.
Numerous Italian and foreign critics have discussed his work with essays, notes and particular quotes, in Piero Alberti, Manlio Alzetta, Marcello Azzolini, Marziano Bernardi, Luciano Bertacchini, Silvio Branzi, Domenico Cara, Luigi Carluccio, Renée Carvalho, Cesare Caselli, Alfio Coccia, Mario De Micheli, Aage Damgaard, Raffaele De Grada, Nicola Dessy, Harald Ditzel, Angelo Dragone, Sergio Fantaguzzi, Guglielmo Gigli, Angelo Gilardino, Giorgio Kaisserlian, Mario Lepore, Roberto Margara, Valerio Mancini, Franco Mondello, Mario Monteverdi, Carlo Munari, Aurelio Natali, Ugo Nebbia, Clotilde Paternostro, Luciano Pistoi, Mario Portalupi, Bruno Pozzato, Vera Prampolini, Paolo Rizzi, Giuseppe Sciortino, Franco Solmi, Robert Terisse, Lorenza Trucchi, Nino Vascon.
For a summary bibliography the following entries should be noted: A.M. Comanducci, Milano; Catalogo Nazionale Bolaffi d’arte moderna, 1963-73; Catalogo Bolaffi della grafica italiana, 1969-73; International Directory of Art, Berlino, 1963-72; Il Merito, Ed. Costruire, Sarzana; Annuario della Pittura Italiana, Ed. Istituto Europeo di Storia d’Arte, Milano; Artisti Italiani Contemporanei, Ed. La Ginestra, Arezzo; Guida all’Arte Italiana, Ed. Europa Arti, Ancona; La Pittura Italiana Contemporanea, Ed. Istituto Europeo di Storia d’Arte, Milano; Gente Nostra, Dizionario Enciclopedico, Torino; Arte Contemporanea Italiana, Ed. Cerga, Lecce; D’Ars Agency, n. 5, 1967, Milano; La peinture Italienne du futurisme a ces jours, Ed. Istituto Europeo di Storia; Antologia Naz. Pittura Con., Ed. Gente Nostra, Torino; Catalogo Int. d’Arte Cont., Ed. Europa Arte, Ancona; Arte grafica in Italia, Ed. d’Arte Og, Macerata; Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna 1965-66; Poeti Scrittori ed Artisti degli anni 70, Ed. Bibb. Int. 1969, Firenze; Il Nudo nell’arte oggi, Ed. Cerga, Lecce 1969; Quotazioni pittura Europea contem., Ed. Piccoli, Milano, 1969; La Comunicazione Emotiva, Ed. delle Arti, Milano; Antologia figurativa, Editrice in Roma, 1969; La revue moderne, Febb. 1969, Parigi; La pittura italiana del 1970, Milano; Pittori e pittura contemporanea, Ed. Sen, Torino 1971; Gente d’arte, Arezzo, 1970; Il mercato artistico italiano 1800-1900, Ed. Pinacoteca, Torino; Archivio Storico degli Artisti, Ed. leda, 1973, Milano; Artisti del XX Secolo; Sintesi grafica d’oggi – Ed. Arte Nuova Oggi – 1973 Jesi; Atlante Geografico De Agostini, Novara; Musei e Gallerie d’Arte, 1975, Verona; Galleria d’Arte Bandini, 1977, Cecina; Arte Nuova Oggi 1979, Bogotà – Colombia; Arte Nuova Oggi Museo d’Arte La Valletta, 1980, Malta; Quaderni – Dialoghi Club – Biella, 1981-86; Les Salons des Nations, 1982, Parigi; Biennale Incisione Grafica «Luigi Servolini», 1982, Livorno; Arte italiana contemporanea, Ed. La Ginestra, Firenze, 1964; Libreria Antiquaria Prandi, Reggio Emilia, 1986; Rassegna grafica 1984-86, Galleria Cona, Savona; Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea, 1984-85, Sulmona; Catalogo Artitalia, 1985, Milano; La Revue Moderne, 1969, Parigi; Archivio Storico della Biennale Venezia; Norcia «Una mostra, un restauro» Museo della Castellina dal 1976 al 1987; Monografia a cura di Carlo Munari «Artisti del XX Secolo», Ed. leda, 1973, Milano; Monografia a cura di Angelo Gilardino, disegni, pastelli, tempere, con note di autori diversi dal 1960 al 1986, Ed. Sandro Maria Rosso, Biella 1987; Premio Internazionale Biella per l’incisione dal 1964 al 1987; Biennale d’Arte – Omaggio al Caravaggio, Museo Mystique, Malta, 1988; Arte e Poesia in Piemonte, Booh Editore, Bologna, 1988; Monografia a cura di Angelo Gilardino, dal 1947 al 1988, Editrice Liguria, Savona, 1988.
